20 / 04 / 2020
Stefano Patelli | Innovation Manager
Finanza Agevolata , innovazione , Industria 4.0
Mentre il piano industria 4.0 del 2017 era largamente incentrato sulla sostituzione e la modernizzazione delle macchine utensili e degli impianti dell’industria manifatturiera, il piano industria 4.0 del 2018 ha allargato i benefici anche alle aziende del terziario e incentivato la formazione necessaria per utilizzare con profitto le tecnologie digitali.
La legge di bilancio ha promosso gli incentivi per stimolare gli investimenti nella digitalizzazione 4.0 delle imprese, prorogando le misure introdotte nel 2017 quali super ammortamento, iper ammortamento e nuova sabatini con alcune variazioni ed ha allargato gli incentivi fiscali anche alla formazione digitale con un credito di imposta del 40% per le imprese che investono nella formazione dei dipendenti in tecnologie digitali.
Le principali novità 2020 riguardano il Super ed Iper ammortamento che sono incentivi per innovazione di tipo fiscali che si calcolavano sull’importo delle quote di ammortamento classiche. Nella nuova Legge di Bilancio, secondo quanto previsto dal tavolo Transizione 4.0, dal 1° gennaio superammortamento e iper ammortamento cedono il passo a un nuovo sistema basato sui crediti di imposta.
Il super ammortamento per gli investimenti in beni strumentali sarà sostituito da un credito d’imposta del 6% valido per l’acquisto di beni strumentali effettuato dal 1 gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020.
L’iperammortamento sarà rimpiazzato da un credito d’imposta per gli investimenti in beni 4.0, che sarà così suddiviso:
Si può fruire del credito d’imposta dall’anno successivo dell’entrata in funzione del macchinario per i prossimi 5 anni, mentre per quanto riguarda i beni immateriali, come ad esempio i software, il periodo è ridotto a 3 anni, anche perché l’entità degli importi è molto inferiore.
Il Bando Transizione 4.0 non è più disponibile.
Dopo il piano di incentivi per l’acquisto dei macchinari e beni digitali che hanno rilanciato gli investimenti nel triennio 2017 e nel 2019, è stata introdotta la seconda fase del piano di governo per accompagnare le imprese nella quarta rivoluzione industriale: manager, dirigenti e operai potranno formarsi e aggiornarsi anche con agli incentivi fiscali di formazione 4.0 rivolta alle tecnologie e innovazioni digitali.
L’agevolazione inserita nella Legge di Bilancio 2020 consiste in un Credito d’Imposta per la formazione, compensabile tramite F24 ed è volta a stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale, in particolar modo le materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”, cosiddette “tecnologie abilitanti”.
Il suddetto credito d’imposta per la formazione 4.0 spetta alle aziende nella misura del:
Sono ammissibili le attività commissionate agli Istituti tecnici superiori e non servono più gli accordi sindacali.
Il Bando Formazione 4.0 non è più disponibile.
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